Uria
Ingegnieri Architetti
Anno LVI n. 1-6
Rivista bimestrale Gennaio-Dicembre 2006
Formato cm. 21x29
pagine 44
copertina a colori
Viterbo 2006
ISSN 1721-4009
Direttore Responsabile: Prof. Arch. Lorenzo Monardo
Direttore Editoriale : Arch. Giancarlo Sapio
Comitato di redazione : Luciano Giannetti, Elene Rizzica, Giancarlo Sapio, Gianfranco Tartaglia, Giovanni paolo Tesei.
Sommario
Editoriale Giancarlo Sapio
• Le moderne tecnologie antisismiche nella salvaguardia dei beni culturali Paolo Clemente, Laura Platania ENEA - Centro Ricerche Casaccia
• L’isolamento sismico degli edifici Antonella Satta, Paolo Clemente ENEA - Centro Ricerche Casaccia
• Sismicità e deformazioni del suolo nel bacino delle Acque Abule Stefano Salvi (Ricercatore), Simone Atzori (Dirigente Tecnologo) , Cristiano Tolomei (Ricercatore)
• L’antica Basilica di S. Pietro di Costantino nell’anno 1300 Giubilare Primo Luciano Giannetti
• La Cupola Vaticana di Michelangelo. Storia e statica Gianfranco Tartaglia
• Il progetto del Museo polifunzionale delle città di fondazione di Guidonia Elena Rizzica
• Sistemi di recupero e riciclaggio delle acque meteoriche e reflue Emanuela Venturi
• La nuova Cina e la diga delle Tre Gole sul fiume Yangtze Olga Jazzarelli, Gianfranco Tartaglia
• La finestra sulla strada Giovanni Paolo Tesei
Editoriale
I temi che interessano le nostre professioni sono molteplici e nella loro molteplicità si diversificano in mille sfaccettature che ne rappresentano il fascino e la loro unicità, tanto che alcune espressioni assumono le caratteristiche e lo spessore di una vera e propria opera d’arte.
Musei, monumenti, arte industriale testimoniano come le nostre professioni, in ogni campo si esplichino, possano coniugare quei valori culturali, estetici e tecnici tali da delineare un’opera come vera e propria forma artistica.
Forse spesso, travolti dalla quotidianità, da leggi e leggine, da questioni fiscali, dal rapporto committente e impresa, dimentichiamo che il fulcro dell’attività progettuale e tecnica poggia nei nostri studi, nella nostra professionalità, nella nostra onestà intellettuale delle quali, da sempre, rivendico il ruolo che loro compete.
L’attività dell’uomo, che ci ha lasciato opere di grande rilievo e l’Italia è una continua espressione del successo di tale attività, avvalora come la progettazione nel pieno rispetto dell’ambiente configura quell’Habitat che tutto il mondo ci invidia e l’emozione che suscita l’opera ed accomuna l’umano sentire al di là del tempo e del luogo la rende autentica ed unica espressione del nostro impegno. Nell’ambito del processo edilizio, poi, ritengo necessario reclamare la centralità delle nostre attività che tra il Committente e l’Impresa rivestono il ruolo di un’appropriata interpretazione della realtà in trasformazione.
La diffusa delusione sulla “qualità” di molte delle recenti costruzioni deve suggerire la promozione del progetto soprattutto nel quotidiano al fine di raggiungere la migliore qualità possibile dell’ambiente costruito. Una “committenza” troppo spesso latitante deve evidenziare la propria capacità di programmazione evitando la semplice deriva di facili guadagni in un continuo e fattivo scambio con i professionisti incaricati che rappresentano l’elemento realizzativo e di congiunzione con l’impresa costruttrice che non deve prevaricare ruoli e funzioni.
Sviluppare le competenze di tutti gli elementi costitutivi di un progetto è un obiettivo fondamentale per la realizzazione di opere di valore e in un momento come l’attuale dove si evidenzia la necessità di perseguire il risparmio energetico, l’utilizzo razionale dell’acqua e la riduzione dell’emissione dei gas tossici è basilare una preparazione adeguata che utilizzi le tecnologie più convenienti accanto ad un progettazione mirata al conseguimento dei migliori risultati.
Alle Università il compito di formare i nuovi professionisti, agli Ordini l’incarico di garantire il più rigoroso rispetto dei principi di correttezza professionale, all’URIA la voglia di continuare ad approfondire temi e problemi per offrire il proprio know - how e la propria conoscenza.
Giancarlo Sapio