Negli ultimi tempi le vicende del Giardino Zoologico sono state legate all’evoluzione della cultura animalista ed ambientalista in Italia. A partire dagli anni ’70 è cresciuta nell’opinione pubblica la convinzione che gli animali non debbano essere mantenuti negli zoo, assimilati spesso a luoghi di tortura. Nel limbo di tali confronti, lo Zoo di Roma ha perso fascino, credibilità e soprattutto visitatori. Il suo patrimonio architettonico, peraltro di notevole interesse storico-architettonico era legato indissolubilmente al destino dei suoi ospiti e versava in condizioni di prevalente degrado. Per recuperare, tutelare e valorizzare quello che a tutti gli effetti può considerarsi un bene culturale, l’Associazione Zoo Vivo ha presentato un documento di programma in cui si individuano le finalità di un moderno giardino zoologico, si suggerisce un modello di assetto gestionale e si indicano alcune proposte di intervento per il recupero a tutto tondo della struttura romana. Una guida che ci indica percorsi attraverso architetture in stile liberty, che mai come adesso devono essere uno dei poli di maggiore attrazione dello zoo.