La pubblicazione si lega al ritorno a Viterbo di quaranta pergamene appartenenti al Monastero di Santa Rosa. Il fondo pergamenaceo era conservato, alla voce Viterbo, presso l’Archivio di Stato di Roma a cui era stato versato dall’Intendenza di Finanza di Roma, che lo aveva ricevuto a sua volta dall’ufficio per la liquidazione dell’asse ecclesiastico in virtù della legge del 19 giugno 1873. Le pergamene, ognuna accompagnata dal relativo regesto, costituiscono un’importante fonte di documentazione per la conoscenza delle condizioni di vita della città di Viterbo nel periodo che va dal tredicesimo al quindicesimo secolo.