Questo è il primo volume di una serie di libri studiati appositamente per la Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici del Veneto Orientale. Non è certo usuale che una Soprintendenza, di solito interamente assorbita dalla tutela dell'architettura tradizionale, si occupi del mondo dell'architettura contemporanea, dedicando il primo volume della collana e una mostra a Oscar Marchi, architetto padovano che si è formato al razionalismo di Mansutti e Miozzo. Marchi ha attraversato l'avventura edilizia della sua terra in tutte le direzioni, da progettista come da commissario, da giurato o da professore, manifestando forse proprio in questa disponibilità la sua profonda adesione ad una concezione della professione come servizio.

Il catalogo della mostra organizzata a Villa Pisani, nell'ambito dell'iniziativa promossa dalla Soprintendenza del Veneto Orientale per far conoscere il lavoro di architetti moderni veneti, riporta le tappe di un sodalizio pluridecennale nello studio Cappai-Mainardis. È altresì la documentazione di propri meccanismi formali che rende i due architetti testimoni di una venezianità rappresentata da Carlo Scarpa, Arrigio Rudi, Giuseppe Davanzo, nella quale lo sviluppo tecnologico dialoga con le altre forme d'arte.